giovedì 14 luglio 2011

Destini che non si incrociano

Ripropongo qui una vecchia poesia a me molto cara, perchè legata ad eventi che hanno inciso  profondamente su di me.E' stata scritta e composta il 07 settembre del 2009, ma essa si riferisce ad eventi accaduti due mesi prima e che oggi quasi come commemorazione a due anni esatti pubblico qui.



Mi chiedi perché i nostri destini, non più così di frequente si incrociano, mia divina!

A quale divinità malevola possiamo imputare la colpa?

A Nannai che tempestoso attraversa i cieli notturni?

Ad una divinità beffarda che dell’inganno gioisce?

Oppure al semplice volere umano

che mi spinge, alla sera, ad attraversare le deserte strade della Sardegna?

Mi fermo ai bordi di un bosco

la luna piena rischiara la notte

ed attendo che dal sottobosco escano le janas.

Ma loro non si presentano!

Ed, allora, verso sud mi dirigo

e sulle spiagge meridionali della Sardegna mi siedo

in attesa che dalle acque marine esca fuori una Ninfa del Mare.

Ma solo normali donne umane io incontro

e tutte loro io ignoro.

Ed, allora, sulle rocce del bordo di un ruscello mi siedo in attesa di una Ninfa dell’Acqua.

Ma anch’essa non compare.

Forse di questo mondo esse non sono?

Forse appartengono ad un'altra dimensione?

Così nelle feste di paese io vado

ed in mezzo alla gente mi ritrovo

e tra loro io cerco quella donna

che per cinque volte  ho sognato

e l’ultima volta mi teneva tra le sue braccia

e sul suo petto mi faceva posare la mia testa.

E consolandomi mi asciugava le lacrime

e con  le sue parole è stata capace di rompere l’incantesimo.

Ma anch’essa io non trovo.

Forse anche lei, così leggiadra ed incantevole, non fa parte di questo mondo?

Di un'altra dimensione anch’essa è?

Ma per lei il balzo  lo faccio!

Ma per lei il salto in quella dimensione io lo faccio….

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